Trenta nazionalità unite per l’iniziativa “E’ Natale, il vescovo incontra gli immigrati”

Circa 500 partecipanti, una trentina di nazionalità presenti all’iniziativa “E’ Natale, il vescovo incontra gli immigrati”: capi religiosi, rappresentanti e membri delle comunità straniere, gli ospiti delle accoglienze della Caritas diocesana e di altre associazioni e cooperative tra cui Il Sicomoro, la cooperativa Aman, l’accoglienza ex motel Agip (Atlantia), le famiglie rom seguite dalla Caritas, tutti riuniti nella pienissima aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, per dimostrare che un mondo inclusivo e plurale è realmente possibile, e che  l’accoglienza e l’incontro di etnie, culture, religioni, provenienze diverse, come ci insegna la storia, costituscono un momento di crescita – come ricordato dall’arcivescovo mons. Arrigo Miglio – che aiuta a costruire civiltà e cultura, a scoprire la ricchezza di umanità che ogni persona porta con se’, come auspicato da Papa Francesco.

Un momento di incontro, dialogo, giunto quest’anno alla quinta edizione, fortemente voluto dall’arcivescovo e organizzato dalla Caritas diocesana, in collaborazione con l’Ufficio diocesano Migrantes e con il CSV Sardegna solidale, che mostra «l’impegno della Chiesa nell’accoglienza – come ricordato da don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana – in un criterio evangelico che considera i migranti come persone da accogliere e includere e non come numeri». Iniziativa, ha ricordato il direttore, che, quest’anno, coincide con l’arrivo in Italia dei primi 162 migranti giunti dai centri di detenzione in Libia attraverso i corridoi umanitari attivati grazie alla CEI, al Ministero degli Interni, all’UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati. Presenti, alcune istituzioni locali, tra cui Giuseppe Rania, viceprefetto aggiunto di Cagliari, Maria Bonaria Angius, dirigente dell’Ufficio immigrazione della Questura di Cagliari, Padre Stefano Messina, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes, i responsabili delle comunità ortodossa-ucraina Padre Ioan Agape e di quella ortodossa-romena Padre Nicolay Volskyy, il rappresentante della comunità greco cattolica ucraina Padre Vasyl, il rappresentante del Consolato bielorusso Giuseppe Carboni.  Ancora, gli studenti dei licei Brotzu (Quartu) ed Eleonora D’Arborea, impegnati nei progetti di alternanza scuola-lavoro promossi dalla Caritas, e diverse associazioni impegnate nell’immigrazione, tra cui COSAS.