Archivio Mensile: Settembre 2015
Il 27 settembre l’escusione organizzata dallo SPRAR San Fulgenzio e Caritas
Domenica 27 settembre alle ore 9.00 presso il sito archeologico e naturalistico della Sella del Diavolo di Cagliari avrà luogo l’escursione organizzata dal Progetto SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) San Fulgenzio del Comune di Quartu S. Elena e della Caritas Diocesana di Cagliari.
Ragazzi provenienti da paesi di migrazione (Pakistan, Nigeria, Mali, Somalia, Ciad, Costa D’Avorio e Guinea) e beneficiari del progetto SPRAR faranno da ciceroni lungo il percorso naturalistico che porta alla scoperta della Sella del Diavolo da una nuova prospettiva: quella dello “straniero”, apparentemente distratto, distante dalle cultura della comunità accogliente, disinteressato al “fare”, ma che invece “conosce”, “si mette in gioco”, “studia” e “lavora”.
La giornata si inserisce tra le attività di inclusione, di orientamento ed inserimento professionale ed in particolare tra le attività del corso di italiano L2, che ha la finalità di accrescere le competenze linguistiche dei ragazzi nei contesti reali di lavoro e di socializzazione.
Programma
8.30 – raduno partecipanti fronte Hotel Ristorante Calamosca
9.00 – partenza itinerario naturalistico
10.00 – presentazione Progetto SPRAR e breve presentazione del promontorio naturalistico della Sella del Diavolo da parte dei ragazzi beneficiari del Progetto
12.00 – rientro e conclusione evento
Si raccomanda abbigliamento comodo.
Al via gli incontri di spiritualità per volontari Caritas e operatori della carità
Mercoledì 30 settembre 2015 dalle ore 17 alle ore 19 presso la cappella del Centro comunale di Solidarietà Giovanni Paolo II (viale Sant’Ignazio 88) si svolgerà l’incontro di spiritualità e preghiera per volontari Caritas e operatori della carità.
Il corso vedrà una lectio sulla Parabola del Buon Samaritano, “un riferimento importante, per dare da subito la caratteristica della misericordia e della spiritualità, accogliendo le sollecitazioni provenienti dal Giubileo straordinario della Misericordia, che costituirà lo sfondo delle nostre prossime iniziative”, spiega il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai. A seguire, un’introduzione all’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ (che sarà tema anche dei prossimi incontri, fino al mese di dicembre). A conclusione dell’incontro si svolgerà la Celebrazione eucaristica. I prossimi incontri si terranno ogni terzo mercoledì del mese, h. 17 – 19, presso il Centro comunale di Solidarietà Giovanni Paolo II di viale Sant’Ignazio.
Al via il corso su Teologia e Pastorale della carità
Al via anche quest’anno il corso su Teologia e Pastorale della carità presso la Facoltà Teologica della Sardegna, tenuto da don Salvatore Ferdinandi, responsabile del servizio promozione Caritas di Caritas Italiana. “Si tratta di un percorso formativo molto importante – spiega don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari – sia per gli studenti della Facoltà teologica sia per gli operatori della carità che operano nelle parrocchie e nelle Caritas diocesane della Sardegna, perché permette di garantire una visione ampia della formazione pastorale, attraverso la testimonianza della carità”.
Durante il corso saranno affrontati gli aspetti teologico – biblici della carità, quelli teologico – pastorali, aspetti metodologico-pastorali e operativi.
Gli orari delle lezioni sono i seguenti:
Lunedì 19 e 26 ottobre – pomeriggio: h 17.10 – 19.00;
Martedì 20 e 27 ottobre 2015 – mattino: h 10.45 – 12.30 / pomeriggio: h 15.15-17.00
Lunedì 9 e 16 novembre 2015 – pomeriggio: h 17.10 – 19.00
Martedì 10 e 17 novembre 2015 – mattino: h 10.45 – 12.30 / pomeriggio: h 15.15-17.00. Occorre comunicare la propria adesione al corso a info@caritascagliari.it entro il 30 settembre 2015; la quota di iscrizione è di 20 euro.
Scarica il modulo di iscrizione
Il Vescovo: accogliamo l’invito del Papa a ospitare i profughi
Papa Francesco, partendo dal Vangelo di domenica 6 settembre 2015, ci ha ricordato che:
«(…) all’origine della nostra vita cristiana, nel Battesimo, ci sono proprio quel gesto e quella parola di Gesù: “Effatà! – Apriti!”. E il miracolo si è compiuto: siamo stati guariti dalla sordità dell’egoismo e dal mutismo della chiusura e del peccato, e siamo stati inseriti nella grande famiglia della Chiesa; possiamo ascoltare Dio che ci parla e comunicare la sua Parola a quanti non l’hanno mai ascoltata, o a chi l’ha dimenticata e sepolta sotto le spine delle preoccupazioni e degli inganni del mondo (…).
Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede di essere “prossimi”, dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: “Coraggio, pazienza!…”. La speranza cristiana è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura.
Pertanto, in prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi. Un gesto concreto in preparazione all’Anno Santo della Misericordia. Ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa ospiti una famiglia, incominciando dalla mia diocesi di Roma.
Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d’Europa, veri pastori, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell’Amore: “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40)».
L’appello di Papa Francesco è molto chiaro e concreto. Non possiamo limitarci a elencare quanto abbiamo già operato e stiamo portando avanti come comunità cristiana, ma siamo invitati a guardare con coraggio a quanto rimane da realizzare. Il Papa ci chiede di fare qualcosa in più rispetto a quanto compiuto finora: nessuno di noi può dire ‘abbiamo già fatto’, ‘abbiamo già dato’, magari pensando alle centinaia e centinaia di persone che sono passate nelle ultime settimane alla mensa della Caritas e alle altre mense presenti sul territorio, e nessuno può pensare che basti delegare alla Caritas l’accoglienza di una folla di poveri e disperati che si fa sempre più grande.
Accogliere l’appello di Papa Francesco significa dunque sentirsi chiamati a operare in prima persona, allargare il cuore e gli spazi all’accoglienza, senza diminuire gli impegni già in atto.
Il Papa è molto esplicito: chiama in causa ogni parrocchia, ogni comunità religiosa, ogni monastero, ogni santuario d’Europa. Prepariamoci dunque a diventare tutti luogo di accoglienza per almeno una famiglia di profughi.
Chiedo alla Caritas diocesana uno sforzo ulteriore per essere a servizio di questo nuovo impegno, curando anzitutto l’organizzazione indispensabile per un’accoglienza dignitosa e ordinata.
Ogni parrocchia e ogni comunità religiosa è invitata a prevedere lo spazio adeguato per accogliere in modo essenziale e dignitoso una famiglia di profughi, e a comunicare alla Caritas diocesana la propria disponibilità, non appena lo spazio previsto sia pronto per l’accoglienza.
Il contatto di riferimento è: caritas.notizie@gmail.com
+ Arrigo Miglio
Arcivescovo di Cagliari
Raccolta alimentare per le persone bisognose
Il 4 e il 5 Settembre ( Venerdì – solo dalle ore 14,00 – e Sabato ore 8,30-21), su richiesta della Caritas diocesana, ci sarà una Raccolta Alimentare all’EUROSPIN di Via del Fangario e all’EUROSPIN di Via Stamira – Cagliari.
Tra le necessità: tè, caffé, camomilla, biscotti, zucchero, tonno, formaggio gratuggiato, olio di oliva e di semi, prodotti per la detergenza personale.