Al via la seconda edizione del Concorso fotografico “Segni tangibili di speranza”

Al via la seconda edizione del concorso fotografico Segni tangibili di speranza, promosso dalla Caritas diocesana, attraverso il Laboratorio promozione Caritas, e rivolto a gruppi di volontari, di tutte le età, che appartengono alla Diocesi di Cagliari.
Esso intende sollecitare la società civile e le comunità ecclesiali ad essere protagoniste di relazioni umane ed autentica carità e speranza, con la finalità di rafforzare la prospettiva della pastorale della Carità e la conoscenza delle realtà ecclesiali e sociali presenti nel territorio diocesano.
Il bando ha per oggetto una foto che dovrà rispondere ai contenuti di almeno uno dei seguenti obiettivi:
- Promuovere la cultura della carità nella comunità di appartenenza
- Promuovere una solidarietà concreta caratterizzata dall’inclusione di persone che vivono fragilità
- Andare oltre il “fare” per esprimere l’ “essere” dell’impegno solidale
I partecipanti al concorso dovranno inviare una foto e un breve commento, che spieghi la scelta dello scatto, con riferimento al titolo dello stesso concorso Segni tangibili di speranza e ad almeno uno degli obiettivi del bando. I lavori potranno essere ammessi alla valutazione se in possesso di tutti i seguenti requisiti: essere presentati da un gruppo di almeno tre persone; costituire un’opera originale non coperta da diritto di autore; non veicolare valori lesivi della sensibilità e dei diritti altrui; non avere come oggetto contenuti palesemente offensivi, in particolare nei confronti di temi religiosi, razziali, sessuali, sociali o politici. La partecipazione al concorso è gratuita.
La locandina, il bando e la scheda di iscrizione (in formato word e pdf) sono scaricabili qui sotto
Scarica la locandina
Scarica il Bando2021 concorso
Scarica la scheda iscrizione (formato pdf)
Scarica la scheda iscrizione (formato word)
La scheda di iscrizione e la foto dovranno essere inviati entro il 16 marzo 2021 all’indirizzo mail animazione@caritascagliari.it
A cura di Giada Melis, Laboratorio promozione Caritas della Caritas diocesana