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Firmato il patto “Insieme per crescere”

Firmato stamattina il Patto “Insieme per crescere”. Azioni di sostegno imprenditoriale in territori ad elevata marginalità socio-economica nell’ambito del progetto portato avanti nei territori del Gerrei. A sottoscriverlo, la Diocesi di Cagliari, l’impresa sociale Lavoro Insieme, la Caritas diocesana, la Camera di Commercio di Cagliari – Oristano e gli altri presenti, tra cui l’Ufficio diocesano di pastorale del Lavoro, sindaci, parroci, Coldiretti, imprese private, nell’ambito di un incontro coordinato dal direttore della Caritas diocesana don Marco Lai.
PATTO “Insieme per crescere”. Azioni di sostegno imprenditoriale in territori ad elevata marginalità socio-economica

Lunedì 21 novembre 2022 alle ore 9.45 nel Seminario arcivescovile di Cagliari, in via mons. Cogoni 9, sarà firmato il Patto “Insieme per crescere”. Azioni di sostegno imprenditoriale in territori ad elevata marginalità socio-economica nell’ambito del progetto portato avanti da tempo dalla Diocesi di Cagliari, attraverso la Caritas diocesana e l’Impresa sociale Lavoro Insieme nei territori del Gerrei.
Il Protocollo d’intesa sarà sottoscritto dalla stessa Diocesi, dalla Caritas diocesana, dall’Impresa sociale Lavoro Insieme, dalla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, da imprese del territorio e da partner istituzionali; esso ha l’obiettivo di rafforzare e formalizzare l’impegno portato avanti grazie a una rete già attiva da anni, che mira a stimolare percorsi virtuosi alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, per promuovere uno sviluppo capace di rispondere alle esigenze dei territori coinvolti, valorizzando le produzioni tipiche locali e coniugando sostenibilità economica, impegno sociale e cura del Creato.
Saranno presenti lunedì mattina, oltre all’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, i rappresentanti della Caritas diocesana, dell’Impresa sociale Lavoro Insieme, della Camera di Commercio di Cagliari – Oristano, i sindaci, i parroci, le imprese e le realtà partner che già collaborano nel progetto e hanno manifestato l’intenzione di aderire al Protocollo.
La Diocesi di Cagliari celebra la VI Giornata mondiale dei poveri
Il 14 ottobre l’incontro “Cibo, identità culturale, presidio sociale e ambientale” al Sant’Elia Food Festival

Il diritto al cibo: è possibile un modello alternativo all’attuale sistema agro-industriale? Un dato per tutti: il settore agricolo nel 2022 vale alla produzione circa 60 miliardi di Euro, con la trasformazione alimentare vale dieci volte tanto. Anche per questo motivo, agricoltura e alimentazione hanno bisogno di azioni urgenti, di medio e di lungo periodo.
Quale contributo possiamo dare esaminando il nostro microcosmo, fatto di agricoltori, allevatori e trasformatori che lavorano per tutelare la biodiversità, la protezione dell’ambiente, il rispetto delle culture e delle tradizioni locali?
Una prima scelta è l’agroecologia con la tutela delle risorse: acqua, suolo, aria, mondo vegetale ed animale. Un altro punto fondamentale è lo sviluppo delle filiere agroalimentari locali, che racchiudono in uno stesso territorio produttori, trasformatori e rivenditori. Le reti e le filiere locali portano naturalmente equilibrio sociale e sostenibilità ambientale, buone prassi ed una inclusiva forma di economia circolare. Ma questo non basta. È necessario trasferire le conoscenze se vogliamo essere di stimolo al sistema. Terre Ritrovate, anche con questo incontro, ci prova.
I produttori si raccontano: sogni e realtà di chi lavora per dare un valore al cibo.
I temi che verranno sviluppati:
- La rete dei produttori, tra economia, ambiente e sociale
- Agricoltura di precisione, agricoltura sociale
- Cambiamenti climatici e produzione
- Le filiere locali e i Gruppi di Acquisto Solidale
- Nutrire la terra per alimentare la salute
- Grano tenero e grano duro: li conosciamo?
- L’intreccio dei saperi
- Le autorizzazioni: regolamenti rigidi o interpretabili?
- Il diritto di conoscere i cibi ed il loro percorso di produzione/trasformazione
- Gli alimenti, i bisogni di oggi e gli orizzonti possibili
- Lo zafferano: spezia o alimento funzionale?
- I testi della pubblicità e l’interpretazione del consumatore
- I siti, i social, la pubblicità, le trasmissioni specializzate e le fake news
Tutti questi argomenti verranno affrontati in un incontro/confronto dal titolo: “Cibo, identità culturale, presidio sociale e ambientale”, in collaborazione la Caritas diocesana di Cagliari, AGRIS Sardegna, Laore, GAL SGT, la Rete dei Semi Rurali, i produttori che afferiscono a Terre Ritrovate, il GAS Birulò Genova ed altri attori e partner istituzionali.
Alle ore 13.00 seguirà un aperitivo/pranzo con addetti ai lavori con pietanze condivise dai produttori. Dalle ore 14.30 alle ore 16.00: definizione di strategie, riflessioni e contributi per il tema della Food Policy che sarà sviluppato nella giornata seguente.
Domani il primo workshop del Progetto ARSINOE

Domani martedì 27 settembre 2022 alle 9.30 nel Seminario Arcivescovile (via mons. Cogoni 9) di Cagliari si svolgerà il primo workshop del progetto ARSINOE. L’iniziativa fa parte delle attività previste dal Protocollo d’intesa tra la Caritas diocesana di Cagliari e l’Agenzia regionale AGRIS.
Al centro del progetto ARSINOE, quadriennale europeo (2021-2024) – a cui partecipano 41 paesi europei ed extraeuropei in 9 casi studio per un budget di 15 milioni di euro -, c’è il ricorso all’innovazione per fronteggiare i rischi dei cambiamenti climatici in Europa.
Nel caso studio Sardegna, unico per l’Italia, sono coinvolti l’Agenzia Agris Sardegna (Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura) in veste di coordinatore, la Società BlueGold, il CRS4, il Dipartimento di Ingegneria Civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari, l’Università di Tours in Francia e l’Università di Monaco in Germania.
Il caso studio, imperniato sull’agricoltura, la produzione ecosostenibile e la sicurezza alimentare, temi di drammatica attualità vista l’attuale situazione geopolitica internazionale, prende come riferimento la filiera cerealicola del grano duro.
Il progetto ARSINOE si distingue per un approccio partecipativo che prevede il coinvolgimento di tutti i livelli della Società civile per trovare soluzioni condivise di adattamento ai cambiamenti climatici nelle aree specifiche di ciascun caso studio.
Nel caso della Sardegna, tale ricerca avverrà tramite una serie di incontri tra esponenti del mondo politico, associazionistico, economico e tecnico della filiera agroalimentare della Sardegna per garantire la stabilità e sostenibilità delle produzioni, lo sviluppo dei territori tramite le filiere locali, l’equità del reddito per produttori e trasformatori e preservare così la sicurezza alimentare e la coesione sociale. Il pacchetto di proposte che scaturirà da questi incontri alimenterà le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici dell’Unione Europea negli anni a venire.
Il workshop si aprirà con i saluti di Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, di Gabriella Murgia, Assessora all’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna e di Martino Muntoni, dirigente Agenzia AGRIS; seguiranno gli interventi di Valentina Mereu e Marco Dettori (AGENZIA AGRIS SARDEGNA), con la presentazione del progetto e del caso studio Sardegna.